“La stampa statunitense mi ha soprannominato IL COCCODRILLO in seguito ad una scommessa che avevo fatto col Capitano della squadra francese della Coppa Davis. Mi aveva promesso una valigia in coccodrillo se avessi vinto una partita importante per la squadra. Il pubblico americano si è ricordato questo soprannome che sottolineava la tenacia da me dimostrata sui campi da tennis, in quanto non mollavo mai la preda! Il mio amico Robert George mi disegnò un coccodrillo che fu poi ricamato sul blazer che indossavo in campo”.
Era il 1927 e “Coccodrillo” identificava il tennista, nonché stilista, RENE’ LACOSTE.
Il tennista francese decise di far ricamare un coccodrillo su ogni camicia da lui indossata durante le partite. Vennero così confezionate le prime camicie bianche firmate da uno dei loghi destinati ad acquisire rilevanza mondiale: il coccodrillo con la bocca aperta.
LACOSTE era desideroso di creare un indumento sportivo, comodo e funzionale. Prese quindi in considerazione due indumenti: la camicia e la T-shirt. Dalla fusione dei due capi nacque il “modello 1212”: la POLO.
La particolarità delle polo LACOSTE era il tessuto piqué di cotone in maglia, più traspirante dei tessuti normalmente utilizzati. Il colletto è chiuso da due o tre bottoni, molto spesso con un taschino applicato all’altezza del petto e l’immancabile coccodrillo verde a bocca aperta cucito all’altezza del cuore.
È la prima volta che un LOGO appare visibile su un capo di abbigliamento.
Fu un successo immediato poiché questo capo d’abbigliamento conserva la praticità di una T-shirt a maniche corte, unita all’ eleganza della camicia. Lacoste, a seguito del successo della polo, fondò la casa di moda che porta il suo nome nel 1933. Negli anni ’80, con l’apertura dei primi negozi, Lacoste diviene una catena d’abbigliamento internazionale.
Il nome POLO deriva dal fatto che i giocatori di polo utilizzassero tradizionalmente una casacca con colletto abbottonato, ma a maniche lunghe. Questo tipo di divisa era stata prodotta dai fratelli Brooks, sin dal 1896. Tuttavia già dagli anni cinquanta il termine polo era stato abbondantemente esteso alle magliette utilizzate per il tennis.
Nel 1972, RALPH LAUREN incluse le sue polo shirt come parte importante della sua nuova linea di moda chiamata, appunto, POLO, consacrando definitivamente l’abbinamento del nome con quel tipo di indumento.
Nel corso degli anni le polo sono state adottate come DIVISA UFFICIALE anche nell’ambito del golf.
Un marchio raggiunge l’apice della fama nel momento in cui si iniziano, suo malgrado, a produrre delle imitazioni volgari e, a volte, ridicole. Che sia difficile riconoscerle?
“La moda è quella cosa che interrompe il consueto per crearne un altro”
Pino Caruso, Ho dei pensieri che non condivido, 2009
Stefano Matina
Ultimi post di Stefano Matina (vedi tutti)
- GABRIELE D’ANNUNZIO ovvero l’Arte del Vivere - 15 Marzo 2014
- L’angelo che litigò con Dio: VASLAV NIJINSKY - 8 Marzo 2014
- TATOO or not TATOO - 22 Febbraio 2014
Lacoste un grande marchio.
Curioso vedere un tennista che gioca col vestito e anche “la coppola”,grande.
grazie 🙂
è un must 😉
http://cassandramakeupartist.blogspot.it/
http://www.facebook.com/cassandra.makeupartist.official.fanpage/
già. grazie per il commento 🙂
prima di studiarla, non la conoscevo neanch’io. grazie del commento 🙂
mio marito ama le polo lacoste 😀 ci troviamo benissimo con questa marca ad acquistare per lui 😀 baci
grazie del commento 🙂
Guarda conosco il marchio da anni, chi non ne ha sentito parlare… ma non conoscevo la sua storia. Grazie, ho imparato qualcosa.
grazie del commento 🙂
Mi piace tanto !!!!!buon week end ;€
CHIC STREET CHOC
FOLLOW ME ON FACEBOOK
grazie mille 🙂
adoro questi post perchè scopro sempre cose interessanti!
Adoro il marchio lacoste!
baci
grazie 🙂
Lacoste è davvero il top!
Grazie del commento 🙂
Lacoste è il mio marchio preferito da anni …. 🙂
grazie 🙂