TATUAGGI, ornamento per il corpo, vezzo, ma anche ricordi di vita. Oggi disegnare la pelle come se fosse la tela di un pittore è una pratica diffusissima.
Gli stili di quest’arte sono molteplici, il più antico è “OLD SKOOL” caratterizzato da linea nere molto marcate, colori sgargianti e i classici temi di ancore, rondini, farfalle. Il “NEW SKOOL” nasce come sua evoluzione, e lo esaspera con contorni pesanti e tinte quasi fluorescenti; il “TRIBALE” è forse quello più conosciuto al grande pubblico a partire dagli anni 90 e nasce dagli indigeni di varie isole del Pacifico, si colora solo in nero, e spesso vengono creati per esaltare le forme del corpo.
I GIAPPONESI una grande famiglia di immaginari, realizzarli con tecniche particolari non è sempre facile, e i soggetti più richiesti sono i dragoni, i fiori di ciliegio e le carpe Koi.
Infine un fenomeno molto diffuso è quello del “LETTERING” portato alla ribalta dai calciatori più in voga, che consiste nello scriversi sulla pelle con caratteri e lingue diverse. I giovani li adorano, alcuni ne hanno di piccoli come portafortuna, altri non resistono e dopo il primo lavoro passano subito ad un altro e c’è chi si tatua il nome dei propri cari.
Ma è soltanto ESIBIZIONISMO, tendenza, voglia di farsi riconosce in mezzo alla massa, oppure c’è di più?
Pensiamo allo star-system, molte attrici hanno messo in mostra i propri capolavori, una su tutte, Angelina Jolie che non si vergogna del suo corpo tatuato, anzi lo esalta riuscendo a rimanere comunque femminile e raffinata. Lo stilista MARC JACOBS ha dimostrato di apprezzare l’arte del tatuare quando ha mostrato il suo corpo per la maggior parte “colorato” nella campagne pubblicitarie del suo profumo.
Mai come nelle collezioni dello scorso 2013 abbiamo visto tanti modelle e modelli tatuati sfilare in passerella. Negli anni 90 la scelta era completamente opposta: si apprezzavano corpi puliti e candidi, ora il trend è cambiato. Come non parlare, poi, dello zombie-boy di Thierry Mugler, all’anagrafe RICK GENEST, il modello canadese che ha deciso di tatuarsi tutto il corpo come uno zombie partendo dal cervello, fino alle costole.
I tatuatori sono ARTISTI tanto quanto pittori, scultori, stilisti. Creano dal nulla, prendendo spunto da quello che li circonda e disegnano sulla pelle del cliente opere d’arte. Sono tutti diversi, i migliori riescono a rendere i loro lavori riconoscibili ad occhio nudo anche ai meno esperti. Modi diversi di lavorare sono lo specchio di look sempre diversi.
Le ragazze, le donne tatuate e le tatuatrici spesso risultano eccessive, più degli uomini: il loro look è molto riconoscibile e le distingue nettamente dal resto, lo stile è riconducibile a quello delle pin-up anni 50, molto sexy e femminili. La pin-up risulta un mix perfetto, dove la contrapposizione tra i disegni non sempre raffinati e la scelta di un abbigliamento femminile è forte. La pin-up “esagerata” degli anni duemila è, senza alcun dubbio, la defunta Amy Winehouse, che ha fatto del suo look un marchio per il suo successo.
Stefano Matina
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bellissimo post stefano,amo i tatuaggi!! un bacione! :*