SAVILE ROW è una storica via londinese (a Westminster), a due passi dalla più caotica e affollata Jermyn Street; è una parallela di Regent Street, tra Conduit Street e Vigo Street. E’ la Mecca di tutti coloro che amano la sartoria su misura inglese, anche se non è facile stabilire con precisione quanto inglese sia lo stile di ciascun sarto. A partire dalla fine del XIX secolo, infatti, arrivarono a Londra numerosi ottimi sarti ebrei provenienti da Polonia, Russia, Ungheria e Germania, i quali seppero unire l’eleganza dei loro paesi d’origine allo stile inglese contribuendo in maniera decisiva alla fama di Savile Row.
In un mondo in cui lo stilista è più apprezzato dell’artigiano, Savile Row rappresenta uno degli ultimi bastioni in cui il progetto e la realizzazione di un capo spettano alla stessa persona, ovvero il SARTO. Non bisogna tuttavia dimenticare che anche a Savile Row regna la suddivisione del lavoro.
Il CUTTER è colui che progetta la linea dell’abito e taglia il tessuto. Il TAILOR è il sarto che, di fatto, confeziona il capo. In genere, ogni sarto è specializzato in una sola tipologia di indumemento: giacca, panciotto o pantaloni, e, in lingua inglese, assume la definizione di coat-maker, vest-maker o trousers-maker a seconda della specializzazione.
Il cutter corregge l’abito durante la prova, ovvero realizza il fitting; dopo le modifiche, l’abito torna nelle mani degli esperti. In teoria il cutter potrebbe completare l’abito da solo in quanto, per assurgere a tale posizione , deve possedere una completa padronanza della professione.
“A garment cut on an individual, for an individual, by an individual“, è la definizione inglese per un indumento su misura (bespoke tailoring) ovvero “un capo tagliato su un individuo, per un individuo, da un individuo”. Per ogni cliente viene elaborato, in base alle misure e ai desideri, un taglio unico che si addice esattamente alla costituzione ed alla personalità di quel cliente.
Le SARTORIE di Savile Row danno la possibilità di acquistare un capo già confezionato- in inglese made to measure o custom tailoring– che, basandosi su taglie standard, viene di volta in volta, adattato alle misure ed alla personalità del cliente.
Un aspetto da rilevare in Savile Row è la notevole oscillazione di prezzo: in una sartoria come Huntsman, che realizza in proprio ciascun capo, i costi sono più alti rispetto a chi impiega un coat-maker, vest-maker o trousers-maker esterni.
Bisogna diffidare dalle sartorie che promettono un abito in ventiquattr’ore o ancor meno. Per realizzare un abito su misura ne occorrono, in media, quaranta; di solito bisogna aspettare qualche giorno prima di poterlo provare, a seconda della disponibilità del sarto ed altre sei o otto settimane fino alla consegna definitiva. Presso le ditte più grandi e famose possono passare addirittura mesi prima di poter vedere ed indossare il tanto sospirato abito su misura.
Dire che Savile Row ha vestito la storia del regno Unito non è un’esagerazione. Storia senza tempo e senza confini da oltre 400 anni, cioè da quando re Guglielmo d’Orange si fece confezionare da Ede&Ravenscroft il vestito per l’incoronazione, che valse alla nota sartoria l’ambito royal warrant, il marchio di fornitore ufficiale della famiglia reale, sempre ben esposto in tutti gli showroom che possono vantarlo.
Savile Row è come una famiglia reale, un pò meno distante ma comunque non alla portata di tutti.
Tradizione vuole che più un Principe di Galles è ben vestito e meno è adatto al trono: chissà se questo varrà anche per quello attuale, Carlo.
Carlo non avrà certamente dimenticato che, nel 1995, Lady Diana Spencer apparve sugli schermi della BBC per annunciare al mondo che nel loro matrimonio c’ era un terzo incomodo – Camilla Parker Bowles – con addosso un blazer blu realizzato dalla sartoria di Andrew Remroop di Savile Row.
Ci sono stati tempi in cui la concorrenza della moda pop di Carnaby Street e Portobello Road ha invaso Londra con negozi come Mode Male, Dandy Fashions e Lord Kitchner’s Valet. Erano gli anni 50 e Savile Row dovette adeguarsi.
A TOMMY NUTTER e al suo celebre cutter EDWARD SEXTON bastò un decennio per integrare il pop al bespoke.
Molte movie-star sceglievano Tommy Nutter e gli altri sarti di Savile Row per i loro abiti su misura: da Cary Grant a Gary Cooper, fino ai più contemporanei Tom Cruise e George Clooney.
SAVILE ROW era, ed è, il luogo preferito dai gentlemen e rimane, a oggi, la sede dei più importanti e conosciuti laboratori sartoriali del mondo.
“Per quanto sembrino cose di secondaria importanza, la missione degli abiti non è soltanto quella di tenerci caldo. Essi cambiano l’aspetto del mondo ai nostri occhi e cambiano noi agli occhi del mondo“
Virginia Woolf, Orlando, 1928
Stefano Matina
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Gli abiti sartoriali..come si fa a non adorarli?!
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mio marito perderebbe la testa in un posto del genere…
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molto ben fatto e ricco di interessanti informazioni 🙂 molto bella la frase finale …
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perfetto 😀 elegante, raffinato, super 😀
grazie Elisabetta 🙂
Bellissimo post!!!
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non lo sapevo
questo post è davvero molto interessante e mi è piaciuto tanto
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Mio padre e mio marito impazzirebbero per questo posto, peccato non sia proprio a portata di mano!
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L’abito su misura è la perfezione.
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Bellissimo! amo gli abiti sartoriali!
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Secondo me uno dei limiti della sartoria artigianale odierna è nei tessuti. Nonostante ve ne siano sempre tantissimi, sempre di nuovi, non sempre i sarti riescono a trovare quelli che richiamano le ultime tendenze o che magari ne possano creare di nuovo. In tal senso quindi il vestito sartoriale è diventato più un abbigliamento elitario di stampo comunque classico.
grazie 🙂
Wow mi hai deliziato con questo post, come sempre interessante e ricco di informazioni!!:) baciii
grazie 🙂
adoro i negozi sartoriali…mi sanno ancora di quella cura e attenzione ormai persa a causa delle grandi catene! splendide le immagini 🙂
grazie 🙂
antastici abiti sartoriali! La qualità di questi capi si nota già dalle foto.
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Che belli! 😀
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bellissimi abiti… Fa parte della storia di Londra che non conoscevo… e non sapevo neanche che il blazer indossato da lady D fosse di Savile Row…
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Che eleganza!
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Post molto interessante 😀
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Ci son passata spesso in quella via quando vivevo a Londra… fascino senza tempo!
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sai che non conoscevo? grazie dell’info
comunque gli abiti su misura sono veramente fighissimi!
xoxo
Syriously in Fashion
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grazie 🙂
Molto interessante e completo di tutte le informazioni ..ringrazio sopratutto l’autore dell’articolo per aver menzionato i tempi per un capo di sartoria su misura….grazie
grazie lilly :):)
Sono stata a Londra più di una volta ma questa via non l’ho vista e adesso mi pento! Vorrei vedere i negozi col simbolo reale… non hai parlato di prezzi, immagino costeranno un occhio della testa questi abiti… sul tempo per realizzarli quello sapevo essere molto lungo… e comunque un abito sartoriale si riconosce ad occhio nudo!
grazie carmen 🙂
Non conoscevo questa strada e la sua storia sartoriale!!
grazie Lisa 🙂
sono andata a visitare la boutique nel mio ultimo viaggio a Londra, un luogo pieno di magia e tradizione! 🙂
Federica
La Ragazza dai Capelli Rossi
grazie Federica 🙂
adoro gli abiti sartoriali, un bacio
grazie 🙂
Che bel posto 🙂
grazie 🙂
che cosa affascinante!! *.* mi piacerebbe tanto saper cucire 🙁
ciao martina 🙂
Ci sono stata, ed è stato bellissimo apprezzare il gusto d’altri tempi che si respirava nell’aria.
Secondo me un uomo che indossa un abito sartoriale ha una marcia in più, è inevitabile: sa essere uomo.
Eli | The Gummy Sweet
grazie 🙂
Gli abiti su misura sono tutta un’altra storia
🙂
Glamourday
ciao Valeria 🙂
Belli ed eleganti!
<a hrFashion Mommy
grazie Cristiane 🙂
Sono fantastici TUTTA UN’ALTRA STORIA!
ti va di seguirsi su GFC e BLOGLOVIN? <3
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oxoxoxo
Marie
ciao Marie 🙂
purtroppo non posso leggermi tutto il post con la calma che vorrei quindi per adesso ho dato una sbirciatina alle foto ( stupende!) e ripasso a leggere il testo appena ho 10 minuti liberi… ho letto che si parla di abiti sartoriali e di Londra, una lettura veloce non basterebbe <3
the baG girl the baG girl on facebook
grazie 🙂
interessante questo negozio, e che abiti e Londra? Ha sempre il suo fascino…un abbraccio SILVIA
grazie Silvia 🙂
che meraviglia di abiti!!
grazie Fabrizia 🙂
hai dimenticato David Reiss, uno di quelli che ha fatto storia negli anni 80, aprendo il sartoriale della giacca anche alla donna a londra,
comunque adorabile l’ articolo
The Fashion Coffee
grazie 🙂
Che post curioso…complimenti!!!
IMPOSSIBILE FERMARE I BATTITI
grazie 🙂
Ma che posto fantastico *_*
Kiss ♥
BecomingTrendy | Follow me on FB & Bloglovin’
grazie 🙂
Assolutamente un posto dove andare !
ciao Marianna 🙂
che meraviglia! non esistono più i vestiti di un tempo!
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grazie 🙂
post molto interessante, complimenti! 🙂
grazie Anna 🙂
Un post davvero interessante, grazie per aver arricchito le nostre conoscenze!
Mimma
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Molto belli!!!
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che meravviglia!!
grazie 🙂
quanta storia e quanto fascino
♡B.
LOVEHANDMADE.ME
grazie 🙂
Molto interessante questo post. È sicuramente una strada di Londra piena di fascino.
Per chi può permetterselo, possedere un capo così, è un vero gioiello!
grazie 🙂
interessantissimo post,complimenti !!!
continua così 🙂
grazie 🙂
Mentre leggevo…. era come se ascoltassi e guardassi un dossier storico, ma reso ancor più interessante ai miei occhi grazie agli argomenti trattati.
Un capolavoro.
The diary of a fashion apprentice
Grazie 🙂
Da quando ho scoperto la moda uomo e la sua storia grazie ad un esame universitario non ho mai smesso di amarla. È talmente piena di nozioni storiche e dettagli, attenzioni relative ai tagli, i tessuti, la vestibilità.. 🙂
Grazie 🙂
Veri capolavori!
grazie Matteo
cool
grazie 🙂