Madonna, Isabella Rossellini, Amber Valletta, Tatjana Patitz, Madonna,Linda Evangelista, Milla Jovovich e Uma Thurman sono solo alcuni tra i volti che hanno avuto il privilegio di essere “scolpiti” dallo sguardo indagatore di PETER LINDBERGH.
Nato nel 1944 a Lissa, vive oggi tra Parigi, New York e Arles.
È uno dei fotografi di moda più accreditati e richiesti al mondo, anche se non tutti sanno che la sua prima vera passione è stata la PITTURA.
A 18 anni lavora come vetrinista e nello stesso periodo frequenta corsi serali all’Accademia di Belle Arti di Berlino, per proseguire con corsi di pittura al College of Art.
Nel 1969 terrà la sua prima mostra di dipinti, ma nel 1971 decide di dedicarsi alla fotografia e lavora per due anni come assistente di Hans Lux.
Nel 1978 si trasferisce a Parigi, dove inizia il percorso che lo avvicina alla FOTOGRAFIA di MODA.
Da quel momento in avanti lo aspetta una carriera in ascesa, costellata di collaborazioni di grande prestigio. È conteso dalle principali case di moda, da Prada a Giorgio Armani, da Donna Karan a Jil Sander e Calvin Klein.
Le sue immagini sono apparse sulle pagine e copertine di riviste come Vogue, W, Harper’s Bazaar, Rolling Stone, New Yorker, Vanity Fair e Allure.
Ciò che caratterizza maggiormente il suo lavoro è un approccio non convenzionale al RITRATTO, con oggetto d’indagine privilegiato il volto.
Lindbergh prende le distanze dalle convenzioni del patinato mondo della moda e si appropria di uno STILE unico e inconfondibile che pone al centro del suo lavoro l’autenticità individuale delle donne che ritrae.
Attraverso l’uso consapevole del bianco e nero, suo linguaggio prediletto e raramente sostituito, restituisce dignità alle naturali forme dei volti che incontra, ritraendoli nella loro interezza e non celandone i rivelatori segni del tempo, come testimonia la celebre foto dell’attrice francese JEANNE MOREAU.
Le sue immagini parlano di bellezza velata da intima fragilità, lo sguardo nudo dei volti non sfugge alla verità della rappresentazione.
Molti di questi ritratti, o meglio “storie”, sono state raccolte nei suoi libri: da 10 Women, 1996, con prefazione di Karl Lagerfeld, a Stories del 2002, con introduzione di Wim Wenders.
L’eccellenza della sua arte si manifesta in modo altrettanto convincente anche nei progetti personali, che si mescolano ai lavori commissionati.
Fa del citazionismo filmico il suo segno distintivo, svelando spsso porzioni di set, luci di scena e artifici della costruzione scenica nelle sue immagini.
Il fotografo tedesco sa raccontarne i protagonisti astraendoli dai contorni sfocati dello scintillio della passerella, e ha contribuito alla creazione del mito delle top model ridisegnando la donna del XX secolo, ma rifiuta l’artificio del trucco e lascia che le forme si manifestino nella loro cruda e naturale sensualità.
La potente carica emotiva delle immagini che realizza si manifesta nella lettura che fa delle celebrità che rappresenta, di cui cattura con abile sottigliezza tutto il loro cangiante mistero.
Molte le mostre, personali e collettive, cui ha partecipato, l’ultima delle quali è The Unknown, a Pechino all Ullens Center for contemporary art nel 2001.
A proposito degli emergenti, dice: «il mio consiglio ai giovani? Non perdete tempo nel cercare di diventare l’assistente di un grande fotografo. Mai».
Riporto qui di seguito un’ intervista rilasciata alla rivista Marie Claire, 7 Settembre 2012:
Una sola canzone a disposizione per realizzare lo scatto perfetto. Che soundtrack sceglierebbe?
Antony and the Jhonson, Another World.
Tanto si parla del ruolo della donna davanti all’obiettivo: qual è secondo lei lo scatto perfetto per far sentire una donna completamente a suo agio? E, naturalmente, anche bella?
Credo innanzitutto che la vera bellezza sia già insita in lei, e sta nel suo essere se stessa. Il segreto? Dietro all’obiettivo devi farle sentire apprezzate. Così, le donne si aprono come fiori.
La donna con la quale ha preferito lavorare?
Jeanne Moreau. L’ho conosciuta solo dieci anni fa, è una donna e un’attrice fantastica. E poi ora è una donna di 83 anni…scelgo lei così nessun altra può offendersi!
Ha a disposizione un’ora da trascorrere con un fotografo del passato. Chi invita?
Irving Penn, l’ho visto solo una volta ma non l’ho mai incontrato di persona. Ma anche il primo Don McCullin. Mi ha segnato sin da quando ero un ragazzo: un giorno, camminando per Londra e sfogliando le pagine del Times, ho letto che diceva «I want to be the toughest photographer in the world».
Ci sveli un posto segreto a Parigi dove le piace rifugiarsi per stare da solo, lontano da tutto e tutti…
(ride) In giardino, a casa mia.
“C’è una grande differenza tra lo scattare una foto e fare una fotografia”
Robert Heinecken
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La fotografia è un’arte. A fare foto siamo bravi tutti, ma a cogliere particolari, istanti, sono solo in pochi. E lui è un grande artista. Queste foto sono meravigliose!
meravigliosi scatti! lui è veramente bravissimo!
che foto splendide! adoro il bianco-nero, la vostra ricerca d’immagini è sempre super!! complimenti
che artista ! sa Tirare fuori l’essenza da ogni donna donandole una luce speciale
B.
bellissimo post!!
che meraviglia….
Nameless Fashion Blog
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wow che scatti magnifici!!:) baciii
Sono foto magnifiche, cariche di sentimento e introspezione. Un vero artista della fotografia!
non conoscevo quest’artista!adoro il fatto che le foto siano in bianco e nero. rende ancora più intensi gli sguardi. ottimo articolo!
Ho amato questo articolo dalla prima parola all’ultima, come la camomilla della sera, quello che bevi prima di andare a dormire e che sai ti farà bene al cuore. Bellissimo pezzo, pieno di anima. Lui lo adoro!
Nunzia ♡ ENTROPHIA.IT
questo post mi ha messo i brividi, è meraviglioso scoprire una personalità così profonda come quella di Lindbergh..ho sempre amato i suoi scatti, così introspettivi, così pieni di emozioni… ottimo post Renzo!!
Semplicemente meravigliose
http://www.alessiavanni.it
https://www.facebook.com/AlessiaVanni.it?ref=hl
queste foto sono pazzesche,veramente stupende!
http://theglamorouspearl.blogspot.it/
Io più che artista lo definirei portatore di un messaggio, una sorta di angelos nel senso greco del termine. Le sue foto parlano, i protagonisti ritratti parlano ed è davvero incredibile come riesca a trasmettere emozione attraverso il “mancato uso del colore”.
Alessandro
comunque in generale le foto in bw sono le meglio.. lui e’ un genio-artista!giuly
http://www.thefashionmamas.com
Indubbiamente, la fotografia è una forma d’arte….ovviamente se affidata a mani da artista, come le foto del post dimostrano…e con buona pace dei detrattori!!!!