Annoiato, effeminato, eccentrico, démodé, raffinato, trasgressivo, nostalgico. Per descrivere la figura del DANDY, non si è mai lesinato sugli aggettivi.
Affidando all’ESTETICA e all’ABBIGLIAMENTO un messaggio sociale e culturale, come facevano i dandy, si corre certamente il rischio di subire numerosi giudizi di merito; si cade, insomma, nella rete di provocazioni abilmente cucita da chi mira a stupire e, nella maggior parte dei casi, ci riesce.
Parlare di dandismo significa parlare, almeno in prima battuta, della figura più emblematica di questo movimento, Lord GEORGE BRYAN BRUMMEL.
Conosciuto anche come “Beau Brummel”, il bello, fra Settecento ed Ottocento è lui a dettare legge nel mondo della moda con le sue mise sobrie ed elegantissime: frac blu, camicia candida, pantaloni lunghi color crema. Siamo in INGHILTERRA, l’Ottocento incalza e una nuova sensibilità nel vestire e nell’atteggiarsi prende sempre più piede.
Lo STILE di Brummel è sobrio, ma profuma nettamente di dandismo per la cura che egli dedica al vestire e per i significati che quell’esteriorità vuole trasmettere, unitamente ad un’abile arte nel conversare e nel comportarsi.
La storia del dandismo, pur trovando in Brummel uno straordinario interprete, non si esaurisce con esso e fa sentire il suo fascino anche in Francia. Qui, sul finire del Settecento, con il crollo dell’ordinamento gerarchico, l’ascesa della borghesia e la forte presa dei principi di eguaglianza e democrazia, l’ABITO MASCHILE inizia a divenire scuro e rigoroso.
Ad una tendenza verso l’OMOLOGAZIONE nella moda maschile, si aggiunge la forte DIFFERENZIAZIONE fra i generi nel modo di abbigliarsi, con le donne che possono concedersi vezzi e colori sgargianti. Su tale scenario, si va ad inserire l’elegante rivoluzione dei dandy che s’interessano alla moda con sensibilità e fanno del DETTAGLIO – colorato, curato, démodé – il loro punto di forza.
Nel modo di abbigliarsi del dandy ritroviamo così la PASSIONE per il guanto o il fazzoletto dai colori accesi, la spasmodica CURA nel creare la piega perfetta per la cravatta, l’ABILITA’ nell’accostare fra loro varie tonalità o gradazioni di colore.
I dandy amano anche quella patina che il tempo lascia sugli oggetti e, in opposizione ad un futuro incerto da cui vogliono prendere le distanze, si invaghiscono di tutto quanto è segnatamente démodé.
RAFFINATEZZA punteggiata da qualche dettaglio eccentrico, la sensibilità del dandy per la moda finisce ben presto per essere letta come la manifestazione di un’omosessualità che inizia ad uscire dalla clandestinità.
È soprattutto con la figura di OSCAR WILDE, nell’Ottocento, che si manifesta un tipo di trasgressione che unisce cura nel vestire e preferenze sessuali.
Seppure non vada trascurato questo possibile legame, va anche detto che il dandismo non può essere ridotto ad una esteriorizzazione dell’omosessualità, anche e soprattutto per la storia che si porta dietro.
È però vero che vi era nei dandy quella tendenza all’ANDROGINIA che li poneva, in un certo senso, al di sopra delle parti, distanti sia dagli uomini che dalle donne, impegnati con minuziosa precisione nell’arte del vestire e dell’apparire.
Al giorno d’oggi i dandy sono tutt’altro che scomparsi. Scrive il saggista Roland Barthes che “la moda ha ucciso il dandy” e se per moda intendiamo l’abito fatto in serie, non possiamo dargli torto.
Il dandy, però, è anche l’uomo contemporaneo che può giocare con la moda e trovare in essa sempre quel dettaglio, quel pretesto per distinguersi.
“L’eleganza è quella qualità del comportamento che trasforma la massima qualità dell’essere in apparire”
Jean Paul Sartre
Stefano Matina
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ho sempre amato questo genere di uomini che si distinguevano dalla massa, con eccentricità e brio, credo che abbiamo dato un’impronta importante sia alla moda che alla cultura in generale, vedo ora lo stile british disordinato, scapestrato, ma con stile!!
grazie Marika 🙂
Lo conosco già e francamente non mi piace tanto!
Eleonora
http://www.jeveux.it
infatti piace solo a pochi, è per pochi …
grazie per il commento! .-)
Stile molto ricercato anche se preferisco la sobrietà e l’eleganza al tempo stesso per un uomo 🙂
spesso quella che viene definita sobrietà non è che la somma degli “standard estetici” comunemente accettati dalle masse … i dandy la pensavano diversamente 🙂 grazie per il commento 🙂
conosco molto bene questo stile e lo adoro perchè è molto stravagante!
stravagante dici? .. uhm non so …io direi semplicemente “fuori dal comune” 🙂
il dandy è perfetto come migliore amico… per tutto il resto… difficile trattare con una personalità del genere!
Ma che gusto c’è a trattare con personalità semplici?
Grazie del commento :):)
Il look dandy sta bene solo a chi riesce a sostenere una personalità tale da rendere il tutto troppo affascinante…difficile al giorno d’oggi!
Love&Studs
non ho ben capito quello che intendi dire, comunque grazie per il commento 🙂
wow sono rimasta affascinata da questo stile!!:) baciii
Grazie per il commento 🙂
La figura del Dandy mi ha sempre colpita e affascinata!
baci 🙂