Una formula di successo che comprende teoria, corpo docente e opportunità di lavoro fanno il successo di una scuola, CENTRAL SAINT MARTINS, che rappresenta una garanzia.
La Central Saint Martins è un esempio concreto del famoso detto popolare “l’unione fa la forza”. La scuola nasce nel 1989 dalla fusione della Central School of Arts and Design, fondata nel 1896, e dalla Saint Martins School of Art, fondata nel 1854, la prima famosa per il suo approccio pratico allo studio dell’arte e della moda, la seconda rinomata per l’insegnamento del disegno grafico, industriale, e del teatro: insieme hanno dato vita ad una delle migliori scuole di moda al mondo.
L’idea fu quella di riunire tutte le scuole di arte, design, moda e comunicazione presenti a Londra in un’unica struttura: il London Institute, il quale fu elevato al rango di università nel 2004, diventando così la University of the Arts London.
Gli studenti non respirano ossigeno, ma libertà d’espressione allo stato puro. Ecco perché questa scuola è il luogo dove alcune delle personalità più creative del nostro tempo hanno mosso i loro primi passi: artisti come Lucien Freud e Antony Gormeley, designers come Sir. James Dyson e Sir. Terence Conran, attori come John Hurt, Colin Firth e Pierce Brosnan.
Ma, prima di tutto, la Central Saint Martins ha visto nascere alcuni degli stilisti più famosi al giorno d’oggi, come ALEXANDER McQUEEN, JOHN GALLIANO, ZAC POSEN, STELLA McCARTNEY e RICCARDO TISCI.
In un’intervista alla BBC, Andrew Tucker, fashion consultant, l’ha paragonata alla scuola di Fame: “Troverai persone che vogliono stare lì e da nessun altra parte. È il luogo adatto per stilisti che hanno un messaggio da portare avanti”.
“Hanno un metodo d’insegnamento passivo aggressivo” così l’ha definito Jenny Packham, che veste molte celebrità, compresa la duchessa di Cambridge. “Non esistono lezioni e strutture predefinite – ha dichiarato Savannah Miller (diplomata nel 2004) alla BBC – ed alcune persone non riescono a gestire questo tipo di libertà. Lavoravo dalle 8.30 del mattino alle 8.30 di sera. Non c’era tempo per andare a divertirsi al pub, ma abbiamo trascorso dei bei momenti, sebbene la moda sia un ambiente molto competitivo”.
E che la moda sia un ambiente competitivo gli studenti della Central Saint Martins lo sanno ancor prima di poter mettere piede dentro a questa prestigiosa scuola: il processo di ammissione è lungo. Gli aspiranti studenti devono inviare i loro portfoli e sperare di essere scelti tra migliaia, provenienti da tutto il mondo. Talvolta è necessario anche presentarsi per un’intervista. “Non so cosa cerco quando li intervisto”, dice Louise Wilson, direttrice del corso di moda post-laurea, al Telegraph. “Cerchiamo sicuramente il talento, ma odio pensare che lo sappiamo già, perché vorrebbe dire aver mollato”.
La Central Saint Martins organizza una sfilata per i laureandi nei corsi Fashion Womenswear e Menswear durante la London Fashion Week, permettendo così agli studenti che stanno per entrare a far parte del mondo del lavoro, di accedere a un trampolino di lancio.
E non solo: la sua fama attira aziende e grandi personalità, talvolta ex alunni, che offrono esperienze lavorative, sponsorizzano progetti ed offrono borse di studio (Puma, Emporio Armani, Swarovski) agli studenti più meritevoli. Infatti, come la maggior parte delle università inglesi, a seguito di una legge del governo Cameron, anche la Central Saint Martins ha visto aumentare vertiginosamente la sua retta fino a 9000 sterline all’anno.
Soldi che, però, sono stati proficuamente investiti in un nuovo campus, aperto nell’autunno 2011, vicino alla stazione della metro King’s Cross, che sebbene lontano dall’atmosfera di Soho, permette ora agli studenti dei diversi dipartimenti di convivere in uno stesso ambiente comunicando e collaborando creativamente.
“Odio la scuola. Mi fa impazzire. Appena imparo una cosa, vanno avanti con qualcos’altro”
Sally Brown, in Charles M. Schulz, Peanuts, 1950/2000
Stefano Matina
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