MADELEINE VIONNET ha cambiato la storia della moda femminile per sempre.
Pioniera del taglio in sbieco e dell’arte del drappeggio, è considerata, assieme a COCO CHANEL, icona dell’alta moda francese tra i due conflitti mondiali.
Madeleine nasce il 22 giugno 1876 a PARIGI e già all’età di diciassette anni comincia a lavorare come sarta nella maison Vincent, dove viene nominata prèmiere due anni dopo. Ben presto però, a seguito di un divorzio e della perdita della figlia, lascia la capitale francese per trasferirsi a LONDRA.
Qui comincia a lavorare per l’atelier di Kate O’ Reilly, specializzata nella creazione di abiti dal taglio inglese e nella riproduzione dei modelli parigini, pratica a quel tempo comune alla stragrande maggioranza dei distretti tessili di tutta Europa.
Agli inizi del ’900 Vionnet torna a Parigi, prestando la sua opera in diverse maison fino all’apertura nel 1912 del suo primo atelier in RUE DE RIVOLI, progetto finanziato da Marcelle Chapsal che diventa sua socia in affari.
La prima grande innovazione di madame Madeleine è l’ELIMINAZIONE del CORSETTO dall’abito femminile, scelta effettuata senza grandi clamori ideologici o pubblicitari ed evitando forzature psicologiche nei confronti di una donna predisposta culturalmente e socialmente ad una certa riservatezza.
Gli indumenti diventano dritti, scivolano sul corpo disegnando geometrie asciutte ed armoniche: “mi sono impegnata a liberare il tessuto dalle costrizioni che gli venivano imposte. Ho provato che una stoffa che cade liberamente sul corpo era lo spettacolo armonioso per eccellenza. Ho cercato di dare al tessuto un equilibrio tale che il movimento non sposti la linea, ma la magnifichi ancora di più”.
L’attività di Vionnet si innesta in un periodo di grande tumulto sociale, in cui vengono mossi i primi passi di un lungo processo che porterà all’ EMANCIPAZIONE FEMMINILE. Mentre CHANEL, sua principale concorrente, si fa interprete di una rinnovata identità della donna moderna attraverso il modello maschile, Vionnet torna alla CLASSICITA’ con un approccio quasi architettonico.
È una LEGGENDA quella secondo cui sarebbe stata lei ad inventare lo SBIECO, è stata però abile nell’utilizzarlo per un intero vestito.
Gli ABITI PENSATI da Madeleine sono formati da una serie di pannelli che si articolano sul corpo in modo dinamico, le giacche sono addirittura tagliate in un pezzo unico.
Tutt’oggi molti CREATORI di MODA si ispirano alle creazioni Vionnet, ma la sua tecnica elaborata è quasi impossibile da riprodurre in quanto Madeleine Vionnet sperimentava e costruiva i suoi abiti su di un manichino a dimensioni ridotte di 1/2 per poi riprodurre il risultato nelle misure reali di una mannequin. Talune creazioni però richiedevano tessuti realizzati appositamente per lei in altezze oggi improducibili proprio per l’utilizzo del tessuto in sbieco.
Molte delle creazioni Vionnet degli anni ’30 hanno costruzioni talmente elaborate da risultare irriproducibili anche dalla più abile delle modelliste. Infatti talvolta era la stessa Madeleine che si recava presso le sue clienti per vestirle poiché alcune creazioni erano complicate da indossare.
Recentemente è stata ritrovata una creazione Vionnet ed è stato richiesto l’aiuto dello stilista AZEDINE ALAIA per ricostruire l’abito su manichino. Alaia ha impiegato molto tempo per capire come fosse originariamente ma il risultato è una delle più belle e significative creazioni Vionnet. Madeleine era una donna solitaria e discreta, con una passione infinita per il proprio lavoro, visibile anche in precise iniziative sociali, a difesa e a sostegno della moda.
Nel 1922, dopo aver fondato la società “Vionnet et Cie”, finanziata dal proprietario de Le Galerie La Fayette, contribuisce alla costituzione dell’Association de protection des industries artistiques saisonnieres, con l’obiettivo di imporre il COPYRIGHT per tutti i modelli di alta moda, vittime di una dilagante imitazione in Europa e oltre oceano.
Due anni dopo tenta un approdo nella moda americana presentando a New York la collezione primavera/estate e fondando una nuova società. Il tentativo purtroppo fallisce, le sue creazioni non trovano la giusta accoglienza sul mercato statunitense e Madeleine torna a concentrarsi su Parigi.
Gli anni ’30 diventano il teatro di nuove intuizioni e di alcuni cambiamenti di stile. I modelli si semplificano, vengono banditi i ricami eccessivi e ci si focalizza sulla ricerca di nuovi materiali e colori.
Vionnet rivisita i tagli operando intrecci più complessi che in ogni caso non tradiscono le precedenti convinzioni riguardanti la semplicità e la geometria.
Nel 1940 l’atelier chiude e viene venduto.
Dodici anni dopo la stessa Vionnet dona alla UFAC (Union francaise des arts du Costume) modelli, fotografie e disegni rimasti in suo possesso dopo che le è stato portato via tutto. Muore nel 1975 a novantanove anni, lasciando un grande vuoto nel mondo dell’alta moda ma al contempo un’eredità stilistica da cui i posteri non potranno prescindere.
“La moda, dopo tutto, è soltanto un’epidemia creata ad arte”.
George Bernard Shaw, Il dilemma del dottore, 1906
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Un’antologia che racchiude le più visionarie invenzioni nel campo della moda, adoro Madame Vionnet, sia per lo stile che per la sua vita in cui mi sono sempre identificata molto
che classe! molto eleganti e chic! mi piacciono tutti gli abiti
wow bellissimiiiii!!!:) wow!!:) baciii
Ma questi sono capolavori da esporre non da indossare.
Bellissimi 😀
Stupendo il primo abito!!!
Ti aspetto su Cosa Mi Metto???
Molto carini questi abiti ….
che modello di donna…
Nameless Fashion Blog
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Che abiti meravigliosi, che artista!
Once Upon a Time..
è vero in quegli anni chanel rilanciava la figura androgina e vionnet la femminilita …grandi
un pezzo di storia, amo il penultimo abito
♡B.
LOVEHANDMADE.ME
da mozzare il fiato
ELIZABETH BAILEY BLOG
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bellissimo il primo abito!
Alcuni di questi abiti sono meravigliosi!
Elena
http://scorzadilimoneblog.wordpress.com
strabiliante!
Gli abiti Vionnet mi lasciano senza parole, sono delle opere d’arte raffinate e ricercate!
baci
io adoro Vionnet, le sue creazioni hanno sempre qualcosa di speciale..
Beh, che dire: per chi è all’oscuro del mondo della moda, questo appuntamento fisso del giovedi diventa necessariamente imperdibile per capire e conoscere….