Cecilia Sophia Maria Anna Kalogheròpoulos, nota al pubblico come MARIA CALLAS, è nata a New York novanta anni fa, il 2 dicembre 1923, ed è stata il più grande soprano che la storia del bel canto abbia mai conosciuto. Fu soprannominata La DIVINA grazie all’impeccabile tecnica della sua voce, il cui registro si estendeva dal sol diesis al mi bemolle.
Il suo principale merito è stato quello di aver studiato in maniera approfondita il BEL CANTO della tradizione romantica italiana (Donizetti, Rossini, Puccini), e di averlo interpretato senza ricorrere ad alcun adattamento che ne facilitasse l’esecuzione.
La sua biografia, sebbene ricca di successi e riconoscimenti, narra anche la storia di una vita costellata da delusioni d’amore e sofferenze, così come accadeva ai tanti personaggi drammatici da lei interpretati sul palcoscenico.
La sua infanzia negli STATI UNITI non è stata semplice. I suoi genitori, due greci emigrati a New York, dopo la prematura morte del loro figlio Vasily, desideravano un altro maschio, ma giunse lei: inizialmente i genitori non volevano neppure vederla. Tuttavia lei crebbe serenamente e, nel 1931, iniziò a prendere lezioni di canto dimostrando già da subito grandi doti naturali.
Nel 1937, dopo la separazione dei genitori, tornò in GRECIA con la madre e, ammessa al Conservatorio di Atene, si diplomò in canto, pianoforte e lingue.
La sua carriera iniziò quando lei aveva appena sedici anni con il primo ruolo veramente importante, Santuzza in CAVALLERIA RUSTICANA di Mascagni.
Negli anni dal 1942 al 1945 interpretò quello che è diventato il suo cavallo di battaglia, la TOSCA di Puccini.
Durante la SECONDA GUERRA MONDIALE, la Callas fece di tutto per mantenere la famiglia, cantando in qualsiasi locale e barcamenandosi anche tra lavori pesanti.
Alla fine della guerra, nonostante in patria avesse riscosso un discreto successo, decise di partire per l’AMERICA e, una volta arrivata a NEW YORK, assunse il cognome di CALLAS, un po’ per lasciarsi alle spalle il pesante cognome greco e un po’ per ritrovare suo padre.
Nel 1947, seguendo il consiglio della sua insegnante di canto, la Callas si trasferì in ITALIA. I suoi primi ruoli furono ne La Gioconda e in Tristano e Isotta. Ottenne critiche favorevoli ma non era ancora riuscita ad imporsi nel panorama musicale: l’incontro con GIOVAN BATTISTA MENEGHINI, suo futuro marito, le sarà di grande aiuto poiché, giovane e priva di mezzi, la Callas non avrebbe potuto provvedere da sola al proprio mantenimento.
La sua consacrazione avvenne per puro caso, trovandosi a sostituire al Teatro La Fenice di Venezia il soprano Margherita Carosio nel ruolo di Elvira ne I Puritani, diretta da Serafini, ottenendo un successo memorabile tanto che nel 1949, l’etichetta Fonit-Cetra decise di incidere le arie più importanti de I Puritani e della Norma. Nel 1949, inoltre, sposò Meneghini, che divenne il suo agente.
Quello che seguì fu un vero e proprio decennio d’oro per la Callas alla SCALA, durante il quale collaborò con grandissimi artisti come Mario Del Monaco, Giulietta Simionato, Giuseppe Di Stefano, Fedora Barbieri, sebbene la stampa fomenterà sempre un’aspra rivalità con Renata Tebaldi che la Callas aveva sostituito nell’Aida del 1950 facendosi, in tal modo, notare.
Alla Scala, Maria Callas è Euridice, è Violetta ne La Traviata, Elena ne I vespri siciliani, Lady Macbeth, Lucia di Lammermoor, Fedora, Anna Bolena e decine di altri personaggi interpretati non solo nel grande teatro milanese ma in giro per il mondo, affermandosi come prima donna indiscussa dell’opera, cantante volitiva e passionale, dalla capacità di fraseggio unica, nonché eccezionale attrice.
Avendo sin da giovane sofferto di una disfunzione ghiandolare, la cantante aveva una tendenza al sovrappeso: nel biennio 1952-1954, grazie ad una dieta ferrea e a molti sforzi, cambiò completamente il suo aspetto fisico.
Tale trasformazione non solo fece bene alla sua salute ma la rese ancora più credibile nell’interpretazione di alcuni ruoli nei quali la fisicità era importante, come, ad esempio, l’eterea Violetta della Traviata.
Perfettamente integrata nello star-system dell’epoca, famosa come una diva di Hollywood, la Callas iniziò così anche una serie di frequentazioni mondane che però le causarono molte sofferenze specie perché, essendo al centro dell’attenzione della stampa, ogni minima imperfezione veniva amplificata eccessivamente gettandola nello sconforto.
Nel 1957 Maria Callas conobbe Aristotele Onassis, armatore greco, il loro incontro segnò la rottura del matrimonio tra la cantante e suo marito. Gli anni d’amore tra la Callas e Onassis furono immortalati dalla stampa divenendo oggetto di continui pettegolezzi.
Dopo il 1964 la voce della cantante iniziò ad incrinarsi, dapprima accusò alcune afonie nell’esecuzione di alcune note, poi alcune interpretazioni poco convincenti, il tutto condito da aspre critiche di stampa e pubblico che inficiarono sulla sua serenità professionale e personale.
Un durissimo colpo fu poi l’abbandono di Onassis che lei sperava di sposare.
Egli la lasciò per sposare JACQUELINE KENNEDY, vedova del presidente americano. L’eco mediatica fu enorme e Maria Callas non solo subì questa pubblica umiliazione ma entrò in un periodo di forte depressione, vedendo il suo mondo crollare.
Dopo aver interpretato Medea nell’omonimo film di PIER PAOLO PASOLINI ed essere andata per un anno in tour in Giappone con Giuseppe Di Stefano, nel 1974 la cantante si ritirò dalle scene, forse perché invaghitasi di Di Stefano: subì un’ulteriore delusione d’amore.
Anche nella solitudine di PARIGI non fu mai tranquilla, poiché la raggiunsero delle notizie molto tristi sul piano personale ed artistico: la morte di Onassis e di VISCONTI, suo carissimo amico, e l’assassinio di Pier Paolo Pasolini.
Morì da sola, se si esclude la sua governante, nel 1977; la causa della morte fu arresto cardiaco ma molti indicarono l’eccessivo dimagrimento e il forte stress lavorativo cui si era sottoposta come concause.
I suoi averi sono andati all’asta e le sue ceneri sparse nel mar Egeo, di lei non restano che le incisioni fatte negli anni e le splendide fotografie di scena, uniche testimonianze di un’artista che ha saputo mettere a frutto le sue doti naturali ed ottenere, attraverso uno studio metodico e una grande determinazione, delle vocalità e delle interpretazioni assolutamente inimitabili ed indimenticabili.
“I cigni cantano prima di morire; non sarebbe un brutto affare se certa gente morisse prima di cantare”.
Samuel Taylor Coleridge, poeta inglese, 1772-1834
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Grandissima,ha portato la sua voce in tutto il mondo.
è un emozione sentire la sua voce, certo anche la sua vita è stata unica!
non conoscevo questa donna prima d’ora… 😉
che donna, un’Artista vera. Bello anche il film sulla sua vita
wow bellissimo post, l ho letto tutto d’un fiato!!:) baciii
Una gran Donna
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una voce unica!
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Una diva dalla voce unica. Meravigliosa e di gran classe.
Oggi appena aperto Google mi sono subito documentata sulla sua storia, molto affascinante.
Una vera Diva, con la D maiuscola!
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Una donna ed un’artista fantastica, bellissimo questo post sulla Callas!!
sono contenta che le abbiate dedicato un post proprio oggi. bellissima voca,grande donna. sono andata a trovarla nel cimitero di Pere La-Chaise. è stato molto emozionante!
Ti dico solo che come sveglia ho La regina della Notte cantata da lei…
un mito!
GFD by Giorgio Schimmenti
Che donna e che voce stupenda!
bacii
Beh… Cosa dire? Maria Callas è un mito intramontabile dalla voce straordinaria! Conosco bene il genere avendo il fidanzato musicista classico 🙂 ! Ti aspetto http://violettas.altervista.org/
fascino d’altri tempi
♡B.
LOVEHANDMADE.ME
Ho letto tutto d’un fiato! Storia interessantissima! Peccato una fine troppo triste. 🙁
Love&Studs
Io mi “diletto” sempre a cantare la Tosca…. ma lei… è lei…
Cosa dire?… Un mito? Forse è poco, non fosse altro che per la banalizzazione che si fa del termine…Occorrerebbe coniare un termine apposito…. Fa emozionare sin dalla prima nota…Commuovere, quando canta “Vissi d’arte”; divertire; quando intona “Una voce poco fa”….Sfido chiunque, amanti del Bello (ma non necessariamente) a rimanere indifferenti al cospetto della Voce!!!
Grande donna, grande talento. Stupendo il post ♥
Fantastica!
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Renzo, come sempre, emozioni tutti con i tuoi post.. Questo in particolare!! Ineguagliabile la Callas!!
Un abbraccio,
Silvia