L’aspetto più curioso e soddisfacente quando si studia un qualsiasi capo d’abbigliamento, è lo scoprire il significato del termine con il quale lo identifichiamo. Il vocabolo “calza” proviene dal latino “calceus“, la scarpetta di cuoio fine che si indossava nelle case oppure nella commedia teatrale, che a sua volta sembra derivare da “calx“, tallone.
Il primo esempio di calza risale alla Mesopotamia del Settecento a.C., si tratta di lunghi gambali di tela con suole di cuoio alle estremità, adibiti a coprire gamba e piede. Greci e Romani, invece, si riparavano dal freddo avvolgendosi intorno alle gambe delle fasce tessute di cotone o di lana, chiuse con cinturini o lacci di cuoio.
Calze e scarpe si confondono nella documentazione medievale, soprattutto nella terminologia latina in uso, anche per il fatto che le due tipologie non erano sempre nettamente distinte. Di questa confusione resta una traccia nel termine moderno di calzolaio, usato per indicare chi confeziona o ripara le scarpe, e non le calze.
Solo verso l’ undicesimo secolo cominciò la vera e propria MODA DELLA CALZA, con la ricerca di nuovi materiali, e lo studio dei disegni per distinguere e contrassegnare il rango e il casato dei nobili. Nel Quattrocento la calza, da semplice accessorio, assurse alla dignità di capo d’abbigliamento primario.
I calzini sono una tipologia di calza creata durante la seconda guerra mondiale, erano generalmente corti, bianchi in lana, cotone o tweed. Nel 1589 l’inglese William Lee costruì il primo telaio per calze, grazie al quale sarebbe stato possibile realizzare meccanicamente calzini con lavorazione rettilinea.
Fu quello il principio vero e proprio della storia dei calzini lavorati a maglia, sebbene la lavorazione all’inizio fosse ancora piuttosto grossolana e i calzini non riuscissero a reggere il confronto con le sottili calze di seta. I calzini bianchi venivano tenuti fermi con apposite giarrettiere al di sotto o al di sopra del ginocchio.
Nel 1866 l’americano Lamb costruì la prima macchina per maglieria facilmente utilizzabile. Il Bata Shoe Museum di Toronto ha dedicato al calzino una mostra intera, che sottolinea l’ evoluzione di un indumento che sta ”in piedi” da secoli. Capossela si è inventato un paradiso tutto per loro, dove quelli a righe fanno il paio con quelli a pois e quelli perduti s’incontrano con quelli spaiati, in una divertente metafora della coppia.
Il Bata ricostruisce la storia di quello che passa fra i nostri piedi e le scarpe, mettendo in mostra anche calzini famosi. «Per migliaia di anni le persone di tutto il mondo hanno cercato di mettere qualcosa in mezzo fra piedi e scarpe, inventandosi tantissimi diversi tipi di calzini – dice la Senior Curator del museo, Elizabeth Semmelhack – Ce ne sono di modesti, quasi umili, e di splendidi. Tutti, però, sono stati creati per farci sentire più comodi passo dopo passo, giorno dopo giorno».
Oetzi, la celebre mummia del Similaun, portava già i calzini, o meglio una specie di calze fatte di fieno. Parliamo di 5.300 anni fa e ciò fa riflettere, e ridicolizza chiunque, nel XXI secolo, si dichiara uno “stilista”, un “creatore di moda”.
Nell’elenco dei calzini famosi esposti al Bata – i pezzi rari sono circa 40 – appare anche un paio che Napoleone indossò durante l’esilio a Sant Elena. I visitatori hanno anche l’opportunità di toccare i vari tessuti quali seta, lana e lino.
Nonostante sia un capo molto poco curato, è oggetto di studi continui; numerosi stilisti, ad esempio, lo propongono in maniera assai particolare, quasi complementare per l’intera proposta d’abbigliamento.
Piuttosto perdonare un brutto piede che delle brutte calze.
Karl Kraus 1909
Stefano Matina
Ultimi post di Stefano Matina (vedi tutti)
- GABRIELE D’ANNUNZIO ovvero l’Arte del Vivere - 15 Marzo 2014
- L’angelo che litigò con Dio: VASLAV NIJINSKY - 8 Marzo 2014
- TATOO or not TATOO - 22 Febbraio 2014
Ho letto con molto interesse questo post ed effettivamente mi viene da pensare che il calzino è spesso rivelatore della personalità e del gusto dell’individuo … come a dire …”dimmi che calzino porti e ti dirò chi sei” …. 🙂 complimenti per l’approfondita documentazione e ricca ricerca di immagini
Grazie Renzo 😀 un commento, come sempre, molto gradito 🙂
Interessante 🙂 non le sapevo tutte queste cose 🙂
grazie 🙂
Molto interessante.
Grazie Lucia 🙂
meraviglioso il titolo XD
passa a trovarmi
♡ B.
LOVEHANDMADE.ME
Facebook page
Fashion blogger Group
grazie 🙂
è molto interessante questo post… non conoscevo tutti i dettagli della storia dei calzini… grazie.
grazie mille 🙂
Lasciamoci travolgere volentieri un bacio
grazie Antonella 🙂
Davvero interessante questo excursus sulla storia del calzione ed una perfetta selezione di immagini!!
grazie Lisa 🙂
Che originali questi calzini, peccato che mio marito li indossi solo neri o blu! Quelli a quadri inglesi sono bellissimi!!
grazie Katia 🙂
Molto interessante questo post …
grazie mille .-)
interessantissimo post, ammetto che ignoravo l’idea che il calzino potesse avere una storia tanto articolata ed interessante anche se sono una grande sostenitrice di questo accessorio. Ce ne sono di talmente carini che coprirli è un vero peccato. La giarrettiera, poi, è spiritosa e originale, con certi look potrebbe essere il dettaglio in più.
Ale
Womanlifestyle by Alessandra Casciaro
grazie Alessandra 🙂
Wow bellissime immagini!!!:) mi piace il titolo!! Come sempre bravi!!:) baciii
grazie Federica 🙂
Bellissimo post!
Molto molto interessante! 🙂
xo,
MiLa
MILASTYLEBLOG
FACEBOOK
TWITTER
Grazie 🙂
No conoscevo la storia, super interessante e ottima selezione di immagine
http://www.cultureandtrend.com/
Grazie 🙂
Questo post è davvero interessantissimo e le immagini sono deliziose. Ho subito pensato al mio fidanzato che ogni volta che entriamo in un negozio compra delle calze, è una mania 😀
Daniela
kaosmagazine.it
grazie daniela 🙂
POst molto interessante, la storia dle calzino mi ha appassionata, e complimenti anche per la scelta delle foto delle calze bellissime!
Grazie 🙂
Adoro, queste lezione di storia della moda, grazie 🙂
<a hrFashion Mommy
Grazie 🙂
Amo quelli con le borchie!
Grazie Marianna!
Per noi uomini è un accessorio indispensabile, colorato, a fantasia o nero, secondo me i calzini sono un tratto molto distintivo di personalità e stile!
Xoxo
G.
http://georgefashiondreamworld.blogspot.it/
Grazie Giorgio 🙂
un post interessantissimo 😉
♥
Dai un’occhiata al mio blog ?
mi trovi su facebookLe chat gourmand su fb
Grazie 🙂
Ottimo articolo, originale, bravi! Bellissimi i calzini con le borchie, avete trovato immagini fantastiche! 😀
Once Upon a Time..
Grazie mille Eleonora 🙂
post molto interessante e immagini molto particolari 😀 complimenti!
grazie 🙂
Ecco un altro esempio di come si può redigere un articolo sulla moda che permetta a chiunque di potervisi accostare, anche ai più profani tra i profani; descrittivo ed esaustivo, preciso a livello cronologico, molto approfondita e curata la ricerca iconografica: di efficacia quasi didattica, ideale, quindi, a pemettere di avvicinarsi all’affascinante mondo del “fashion” (perdonate il gioco di parole, ancorché voluto!!)
Grazie mille Stefano, il tuo commento è ben apprezzato 🙂
P.S.: di notevole spessore artistico il calzino Mondrian, quello con gli “spuntoni” e, uber alles, il calzino modello Paul Smith!!!….
quelle di Paul Smith sono nobilitate dalla danza! 🙂
*_____* PAZZESCOOOO STEEEE!!!! Good job!!! Davvero ben fatto e molto originale, i miei complimenti!! adoro le calze di dolce e gabbana XD un abbraccio 😉
Grazie Silvia 🙂 un bacio 🙂
Stefano complimenti!! 🙂 veramente interessante!! 🙂 Poi le immagini sono bellissime! 😀 certi calzini sono pazzeschi 😀 un bacio :*
Grazieeee Erika :):) un bacio
Argomento molto interessante…raccontato in modo molto travolgente…complimenti
Grazie Erica 🙂
I totally loved this post!!! Really great inspiration! tell me if you would like to follow each other! I follow you back for sure – Lots of Love, Kyra♡
CHECK OUT MY NEW LOVELY POST!
Grazie di questo granello storico e culturale, Stefano. Un articolo senz’altro interessante e insolito che ci fa rendere conto di quanti piccoli elementi diamo spesso per scontati all’ora di vestirci, ma che proprio per essere dei dettagli contribuiscono alla perfetta riuscita di uno stile o all’espressione di un messaggio attraverso l’abbigliamento.
Ti auguro di continuare così assiduamente a seguire la tua passione 🙂
Grazie mille carissima Mate, il tuo parere è molto importante per me 🙂 a molto presto!