Alessandra Catena è una giovane imprenditrice, cresciuta in Abruzzo, con la mente aperta al mondo. Dopo la laurea in marketing, conseguita alla Bocconi di Milano, decide di creare un brand di borse : Marigold & Roses. I modelli si differenziano per il design e l’utilizzo di materie prime come il plexiglass, materiale innovativo se utilizzato per realizzare una borsa. Ho visto le creazioni di Alessandra, conoscendola attraverso la sua campagna di crowdfunding, ed ho apprezzato sia il suo stile, sia il suo spirito innovativo. Il crowdfunding è una modalità molto adottata, negli ultimi anni, per ottenere un finanziamento collettivo, grazie agli utenti della rete. Proprio per conoscerla meglio e sapere di più su questo sistema, le ho posto alcune domande sull’argomento:
– Come hai conosciuto i sistemi di crowdfunding?
Ho conosciuto i sistemi di crowdfunding un paio di anni fa, intorno al 2011/12, quando Kickstarter iniziava a prendere piede negli Stati Uniti e ad iniziare a far parlare di se’ anche in Italia. Sono laureata in Marketing e l’imprenditoria è sempre stata nel mio mirino quindi ho avuto le antenne sempre abbastanza tese sul tema. Milano è una città ricettiva per i nuovi trend e studiare lí mi ha sicuramente aiutato. Ho partecipato anche a uno dei primi Startup weekend, sempre a Milano, organizzati presso il THE HUB. Ai tempi, però, ero solo una spettatrice senza un’idea imprenditoriale ma incuriosita dal mondo delle startup.
– Come mai hai fatto questa scelta?
Creare e sviluppare un progetto richiede molte ore di lavoro, scelta di materiali, design, prototipazione, marketing e sviluppo del sito internet (ecommerce). Fino ad oggi abbiamo investito moltissimo in questo progetto con le sole nostre risorse e volevamo poter dare una spinta per andare piú veloci. Kickstarter offre una piattaforma per inziare la produzione senza chiedere aiuto a banche o investitori privati a cui cedere il controllo dell’azienda. In questo modo chiunque in tutto il mondo, tramite i pledge e rewards, può aiutarci e avere in cambio uno dei nostri prodotti o semplicemente aiutare a sostenerci. Non é automatico, devi investire comunque per comunicare alle persone che sei lì. Oltre alle tempistiche veloci (essenziali per chi opera sul mercato ed impossibili da ottenere quando si parla di investimenti statali), una buona campagna di crowdfunding aiuta a far parlare di sè e ad ottenere feedback immediati dai potenziali clienti.
– Quanto hai raccolto fino ad oggi e ti ritieni soddisfatta?
Dal 25 Novembre, data di inizio, ad oggi sono stati raccolti oltre 1,100 euro dei €9,500 che avevamo prefissato come goal. Alla vigilia del termine, non abbiamo raggiunto quella cifra ma abbiamo un bagaglio di informazioni raccolte. L’esperienza ottenuta vale ben oltre l’obiettivo economico che ci eravamo prefissati. Abbiamo anche sopravvalutato la cultura attorno questo strumento di raccolta fondi, per esempio negli USA gli over 35 non lo conoscono e in Italia è ancora molto sconosciuto e quasi temuto. Nel complesso sono soddisfatta dell’esperienza e ovviamente andrò comunque avanti con il mio progetto, non è cambiata la mia situazione.
– Ti è capitato qualcosa di particolare durante questa raccolta?
Si, abbiamo scoperto paradossalmente molta piú solidarietà tra project owners di kickstarter che da parte di possibili crowdfunders, e abbiamo scoperto di avere molti piú amici tra i conoscenti che tra chi invece avrebbe dovuto esserci vicino conoscendoci da anni.
– Prossimi obbiettivi per il tuo brand?
Nuovi modelli di borse (stiamo già sviluppando una nuova linea e nuovi colori della Butterfly bag ed altri accessori); anche nuove collaborazioni con bloggers e siti web. Quindi, per rimanere negli stereotipi dei buoni propositi, confidiamo in un 2015 pieno di novità.:)
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Il crowdfunding è un’idea a cui mi sono avvicinata da un anno e poco più e mi affascina molto, anche se va studiata bene e preparata con attenzione, perché può rivelarsi un’arma rischiosa.
Auguro ad Alessandra di farcela, che continui con questa strada o ne persegua delle altre, perchè dall’intervista mi è sembrata in gamba, solida e anche molto propositiva!
Greta
Non la conoscevo, ho visto le borse e me ne sono innamorata <3
Bisous,
Mia ♡
Becoming Trendy
Io trovo che l’idea del crowdfunding sia stata un’ottima idea, chi ha un’idea originale dovrebbe farsi sentire e essere finanziata! E comunque ha ragione, l’esperienza vale più dei soldi in se, in bocca al lupo per tutto!! 😀
mi piacerebbe davvero che usufruire del crowdfoundinf fosse facile ed efficare come in America e invece in Italia sembrano fare (o non fare) le leggi appositamente per mettere i bastoni tra le ruote 🙁
Le Stanze Della Moda
Il crowdfunding è ancora un meccanismo acerbo in italia ma sono sicura che prima o poi prenderà il via: in bocca al lupo a questo giovane talento!
Geniale l’idea del crowdfunding, è la prima volta che leggo di questa scelta legata alla moda!
Le borse di Alessandra sembrano interessanti, da tener d’occhio!
GFD by Giorgio Schimmenti
In realtà sono molto d’accordo anche io con Ida. Temo che l’Italia non sia ancora pronta… c’è ancora parecchio da lavorare in questa direzione!
Il progetto di Alessandra Catena però mi piace moltissimo!
un abbraccio