“La bellezza non è negli occhi di chi guarda ma nel cuore di chi la vive”
(Franco Fontana, Pescara 2015)
Nato a Modena nel 1933, Franco Fontana è indubbiamente uno dei maestri indiscussi della fotografia; le sue opere sono esposte nei più importanti musei internazionali, tra cui il MoMA di New York, il Metropolitan Museum of Photography di Tokyo, la George Eastman House di Rochester, il Museum Ludwig di Colonia, il Museum of Modern Art di San Francisco, il Museum of Fine Arts di Boston, il Pushkin State Museum of Fine Arts di Mosca, la National Gallery of Victoria di Melbourne, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, la GAM di Torino, il Musèe d’Art Moderne de La Ville di Parigi, il Kunsthaus Museum di Zurigo e il Victoria and Albert Museum di Londra. La sua prima mostra risale al 1965 e negli anni ricevette diversi riconoscimenti, tra i quali il XXVIII Premio per l’Arte Ragno d’Oro dell’Unesco nel 1984, l’Onorificenza di Commendatore della Repubblica per meriti artistici nel 2000 e la laurea honoris causa in Design Ecocompatibile dal Politecnico di Torino nel 2006.
Dal 30 aprile al 6 settembre 2015, presso il Museo d’Arte Moderna “Vittoria Colonna di Pescara”, sarà possibile ammirare la mostra FRANCO FONTANA: FULL COLOR: 130 opere raggruppate in 7 sezioni (Paesaggi, Mari, Luci Americane, Paesaggi Urbani, Presenza Assenza, Asfalti, Piscine) per raccontare i 50 anni di lavoro di un artista che ha reso il colore il vero protagonista dei suo scatti, un colore talmente acceso e brillante da sembrare quasi irreale nelle sue sfumature. Linee infinite, piani sovrapposti, geometrie che nulla lasciano al caso costruite sui tagli di luce, figure umane di cui si avverte la presenza anche se esse non sono visibili: tutto questo è molto di più è l’immensurabile arte di Franco Fontana.
“io credo infatti che questa (la fotografia, ndr) non debba documentare la realtà, ma interpretarla. La realtà ce l’abbiamo tutti intorno, ma è chi fa la foto che decide cosa vuole esprimere. La realtà è un po’ come un blocco di marmo. Ci puoi tirar fuori un posacenere o la Pietà di Michelangelo.”
Una visione del mondo, la sua, in cui la vista legge un codice interpretativo sfuggevole, un susseguirsi di linguaggi cromatici che, nei loro contrasti, creano immagini visive in cui ciò che l’occhio vede passa in secondo piano rispetto a ciò che l’emozione suscita. Dall’infinita serenità degli azzurri all’accecante saturazione dei gialli, dalle nuvole sospese nel vuoto alla staticità degli alberi come creature in pose: ogni elemento, ogni colore, ogni ombra, ogni fascio di luce ha una collocazione precisa per l’occhio di Fontana che trasforma la concretezza in astrattezza e ci racconta di paesaggi immaginari, di città in cui la figura umana nega se stessa mentre la percezione della presenza umana diventa realtà tangibile.
“Non esiste quello che vedete, esiste quello che fotografate”
(Franco Fontana, Pescara 2015)
Ogni fotografo ha il suo modo di leggere la realtà, di immortalarla, di raccontarla e, in alcuni casi, di crearla.
Franco Fontana ce la mostra attraverso il suo linguaggio: quello del colore, alle volte armonioso altre in netto contrasto, mai casuale, mai sottovalutato, mai immotivato. Durante la conferenza stampa per l’inaugurazione ebbi il piacere di poterlo conoscere di persona e di ascoltare cosa si cela dietro ogni suo scatto, cosa ha provato nel realizzarlo, cosa le sue opere racconteranno ai posteri…
“bisogna concepire la vita in funzione di ciò che ti porta”
(Franco Fontana, Pescara 2015).
Questo è il senso della sua Arte, del suo essere: vivere l’irripetibilità di ogni situazione imparando da essa ciò che può insegnare. Assaporare la vita per ciò che comunica e raccontarla attraverso noi stessi e il nostro modo di vederla… Per Fontana vivere significa rielaborare la propria libertà interpretativa della realtà attraverso fotografie in cui la tecnica diventa un semplice mezzo per proiettare sé stessi.
Prima di salutarlo chiesi al maestro Fontana che consiglio si sarebbe sentito di dare a chi vuole intraprendere la sua stessa carriera e la sua risposta penso non meriti nessun commento aggiuntivo: “Prima di fare il fotografo bisogna esserlo.. non si può fare ciò che si vuole se non si sà ciò che si vuole essere.”
Per avere maggiori informazioni sulla mostra e gli orari di apertura, potete visitare il sito www.mostrafrancofontana.it
Photo Credit: Fondazione Fotografia Modena – National Geographic – Photo & Contemporaney – Pinterest