UED’s got talent!

Non solo ISTINTO e PASSIONE, ma anche metodo, regole e costanza: è questo ciò che ha contraddistinto gli STILISTI EMERGENTI che hanno sfilato, domenica 29 Settembre, in Piazza della Rinascita, “salotto” simbolo della città di Pescara.

La passerella in fase di allestimento, Piazza della Rinascita, Pescara

La seconda serata del PescaraLovesFashionShow ha tenuto a battesimo ben 14 nuovi talenti della MODA, quella vera, quella che si fonda sull’artigianato e su tecniche che, tramandate da generazioni, sono state adattate alla modernità.

Dalla prestigiosa Università Europea del Design-Pescara, otto purosangue della creatività, dell’estro e della fantasia hanno dimostrato, con preziosi esercizi di stile, come quest’epoca di crisi non debba essere considerata portatrice di un buio creativo, padre di una “antimateria cerebrale” che annulla ogni cosa, ma di un big bang di possibilità inesplorate. Punto e a capo. È ora di ricominciare.

Via Fosso Foreste, Montesilvano (PE)

ROBERTA DI BENEDETTO affronta la moda come inquietudine, come espressione di dinamicità, come elemento di variabilità e di mutamento. Non ci sono regole in apparenza, ma in realtà domina, nelle sue creazioni, un senso ferreo della composizione. “Il made in Italy non finirà mai! Tra alti e bassi io credo che diventerà sempre più raro ed esclusivo” afferma Roberta.

Roberta Di Benedetto

Roberta Di Benedetto

GIOIA BUCCELLA elabora un teorema della decostruzione in cui l’ insieme dei significati viene magistralmente trasmesso dalla sua capacità di mescolare contenuti e avanguardie: siamo nel territorio della sperimentazione e della ricerca, intesa come studio delle forme e delle funzioni. La collezione è un’operazione di recupero e di riciclo, un viaggio introspettivo nel cuore della creatività. Per Gioia “la moda è come un grande cerchio che racchiude vari elementi: gli abiti, il gusto, la personalità, la storia e tutte queste cose interagiscono tra loro”.

Gioia Buccella

È una figura fragile e aggraziata, congelata in un momento fugace del proprio sviluppo, con una energia che le crea intorno un’aura di mistero. Una donna eterea ma non astratta, femminile ma non sdolcinata, GIULIA FOLLIERI la veste di abiti lunghi ed asimmetrici, colli e cappucci abbondanti. “ Tra Moda e  Bellezza c’è un rapporto che cammina parallelamente perché penso che la Moda sia la massima espressione del Bello” racconta Giulia.

Giulia Follieri

Nella moda ciascuno ha la propria tribù. Quella degli adepti del bianco è varia e nutrita: è un colore insieme monotono e caleidoscopico, decisamente il più versatile di tutto lo spettro. Ci vuole però l’estro di MARTINA PERLETTA per farlo apparire fresco e gioioso. “Non credo che la volgarità risieda all’interno di una minigonna troppo mini o di una scollatura eccessivamente profonda quanto piuttosto nell’atteggiamento di chi li indossa”, dice Martina.

Martina Perletta

Martina Perletta

Nella collezione di ALESSANDRA DI LUZIO si percepisce un senso assoluto e geometrico della composizione, la rinuncia ad ogni smanceria, persino quando tralci di colore emergono dall’orlo di un bustier. Le forme sono scolpite con la lucidità di un progetto architettonico, con una fermezza accompagnata da asimmetrie inattese. Del resto la moda ha in sé una sorta di apparente contraddizione, in quanto è consuetudine ma non tradizione, regola ma non disciplina.  “Il designer è una persona che sente l’esigenza di parlare, raccontare attraverso le sue creazioni. Penso anche che il suo primo obiettivo non sia quello di cambiare il mondo, ma se alla fine accade…tanto meglio”.

Alessandra Di Luzio

Alessandra Di Luzio

La collezione di CLAUDIA FALGIATORE è proiettata nel futuro: linee geometriche, superfici accese da lampi metallici, orli corti e scattanti. Il corpo, la cui energia è sempre palpabile, viene insieme negato e rivelato da materie opache e trasparenti:  è un essere che vive di metamorfosi e di rigenerazione, che celebra, attraverso gli abiti,  un’ appartenenza e un’anarchia dell’individuo.

Claudia Falgiatore

LUDOVICA DI ASCANIO è una di quelle stiliste apparentemente facili da raccontare. Si ricorre spesso a paragoni scontati o a facili etichette, dal neo-gotico al neo-punk. Tuttavia il suo immaginario è anche tanto altro, è un invito a immaginare che ogni fantasia si può trasformare in realtà, perché la moda, da sempre, è la celebrazione della mano industriosa che piega e forgia la materia riluttante. “Ad un bambino direi che la moda è una sensazione, uno stato d animo!” asserisce Ludovica.

Ludovica Di Ascanio

Ludovica Di Ascanio

Da ELEONORA MONTI si percepiscono, insieme, fierezza e fragilità: caratteri contrapposti nei quali si specchiano le contraddizioni della femminilità contemporanea. Lampi di pizzo che fendono il corpo, asimmetrie e moltiplicarsi di tagli che si materializzano su superfici in bianco e nero: un nuovo Barocco che punta su una pulizia essenziale e che esalta il valore della materia. “L’ispirazione non si comanda, viene quando meno te l’aspetti: è quando si ha voglia di raccontare il passato attraverso le proprie esperienze ed il proprio stato d’animo“.

Eleonora Monti

A tutte un grandissimo in bocca al lupo!

“Molti talenti si sono persi nella nostra società, unicamente perché questi talenti portavano una gonna“

Shirley Chisholm, Unbought and Unbossed, 1970

Post Scriptum:

Gli altri sei stilisti che hanno preso parte all’evento ci saranno presentati da Stefano Matina in un articolo che verrà pubblicato nei prossimi giorni.

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Renzo Camplone

Da danzatore classico a uomo prodotto. Appassionato di storia della moda, in particolare di quella anni '50 e delle icone che l’hanno caratterizzata...

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