Si è concluso il tanto pubblicizzato Festival di Sanremo 2015 che ha entusiasmato anche i più giovani. Sullo sfondo di un palco dai toni prevalentemente dark, passeranno alla storia non solo i vincitori della Canzone Italiana 2015, ma anche i look sfoggiati nella edizione più seguita degli ultimi 10 anni! Perché si sa, ad ogni evento che si rispetti, la MODA ne resta sempre indissolubilmente protagonista! Ma quali outfit resteranno indelebili nelle nostre memorie? In primis, quelli delle co-conduttrici Arisa ed Emma. Molto apprezzate per le loro doti canore, entrambe vincitrici del prestigioso Leone d’oro, restano ahimè, le peggio vestite.
Arisa, dopo un vissuto camaleontico, pare perdersi nelle creazioni di Daniele Carlotta come in un genere che poco la definisce, oscillando da un stonato retrò a un tetro cartoon. Memorabile l’abito di seta rosso della prima sera, di grand’effetto nel suo lungo e morbido strascico, con però un improponibile fiocco, cornice in trasparenza di un seno generosamente penzolante. Buona la ripresa del long dress dell’ultima sera in seta nera a maniche lunghe, scollo profondo, incrocio sul di dietro, molto chic! Voto 5. Mi piacerebbe si ritrovasse, armonizzata in uno stile che davvero dia voce alla sua innata simpatia e ironica “Sincerità”. Faccio il tifo per lei.
Emma Marrone, dal suo canto, negli abiti di Francesco Scognamiglio, ha mortificato la bellezza di una anima libera imprigionandola tra pizzi, rouche e plissé di abiti troppo accollati; per lei, meglio lo scollo a V. Difficile dimenticare il mini dress in pizzo gold tanto somigliante ad un abito di Valentino e a quanto il colletto, le maniche e il taglio sotto seno, le regalassero un aspetto goffo e ingrossato non corrispondente affatto alla nostra Emma, sempre grintosa e tonica! Voto 4.
Emerge invece la raffinatezza degli abiti Armani e Cavalli indossati da Rocìo Munoz Morales: portamento e grazia non hanno deluso ciò che ci si aspetta da una valletta-modella! Da preferire su di lei il capello sciolto o un raccolto morbido, omettendo anche la banalità di un long dress di seta stampato a fiori come quello della 4° sera. Voto 9. Piccola nota: avrei evitato sia Arisa che Rocìo in rosso la prima sera, entrambe nel primo abito!!! Proprio non si gioca a chi fa prima a rubare la scena!
Di Carlo Conti in Ferragamo mi bastano due parole: sobrio ed elegante. Gli riconosco anche il merito di aver ceduto all’inseparabile Total Black solo una sera su cinque! Voto 10.
Tra le cantanti meglio vestite mi resteranno impresse: Anna Tatangelo esibita in tre outfit di gran classe Black&White. Voto 8 e Chiara che con un yellow long dress di Stella Mc Cartney ha inaugurato il Festival illuminando la platea, esaltandone fisicità e incarnato. Da obliare però, il mini dress di pizzo nude e le scarpe con zeppa arancio, davvero fuori luogo! Perché!? Avevi iniziato così bene! Voto 6 e mezzo.
E poi c‘è lei, eccentrica, chic, glamour, un po’ diva svagata: Nilla Zilli! Voto 8 .
Tra le cantanti out memorabili: Irene Grandi che non mi ha convinta nei suoi mini dress, specie l’ultima sera con look da sopravvissuta! Voto 4 e Bianca Atzei in Marras; ricercati i top e originale la stampa delle gonne in plissé di seta, ma esagerata la trasparenza e la culotte nera in bella vista, proprio unchic! Voto 4 .
Malika Ayane terza classificata e premio Mia Martini. Come per la sua musica, così nei suoi outfit accollati, dai tagli larghi e asimmetrici: o piace o non piace! Personalmente il giro manica troppo profondo, con effetto canottiera allentata, non è trai più indicati per spalle larghe e seno generoso che rischia di fuoriuscirne dai bordi. Voto 5.
Concludono in bellezza, Grazia di Michele alle prese con Madame Pompadour, Belle e 007 in pausa caffè Voto 3 e Lara Fabian: una voce straordinaria minimizzata dalla canzone in gara e una fisicità confusa da long dress noiosi e incerti, accessoriati sempre dallo stesso anello forato. Il capello piastrato si è rivelato stridente. Voto 2.
Passando ai cantanti, Il volo rappresenta appieno la canzone melodica italiana e in perfetto stile sanremese per me vince il Festival anche in semplicità ed eleganza. La parentesi del chiodo in pelle nera ha tentato di ironizzare il connubio pop- lirico del genere musicale proposto. Voto 9.
Alex Britti si è distinto in gusto e accuratezza in abiti Total Black, tranne che per i jeans chiari della 2° sera, assolutamente non concessi. Voto 7 e mezzo. Moreno: un rapper in smoking e gilet paillettato mi piace, soprattutto perché nel contrasto riesce a mantenere il giusto equilibrio. Voto 8.
Da perdonare Raf, soprattutto nel completo in pandan col testo esibito “Rose Rosse”. Voto 2; Gianluca Grignani e il suo codino. No! Voto 3; e Masini con le sue camicie fuori dai pantaloni. Voto 3.
Quando penso a Nesli mi chiedo cosa l’abbia spinto a indossare quel fermacravatta, il Total Red, e quelle maniche ricoperte di borchie sul giacchino di pelle nera. Anche lui jeans scuro l’ultima sera. Voto 4.
Il look Total Black di Giovanni Caccamo, vincitore pluripremiato delle nuove proposte, mi lascia invece perplessa nella scelta della maglietta nera, della pochette bianca e del blazer forse un po’ corto, soprattutto di maniche. Voto 5.“The last but not the least”, Nek, secondo classificato, celebre artista di tutto rispetto, non si può dire lo stesso del suo look troppo casual e perciò inadatto al palco di Sanremo. In un estrema alternanza caldo/freddo, si presenta in maglietta a maniche corte o cappottino di lana! Ma la musica va oltre e lo proclama vincitore del premio Cover, premio Radio-Tv-Web “Lucio Dalla” e quello per il miglior arrangiamento. Voto 3.
E a voi, quale look resterà memorabile?
Photo Credit: Internet
Ivania Cicerale
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