La storia, ci insegna a ricordare i fatti importanti, nella storia della moda ci sono stati tanti avvenimenti meritevoli di essere ricordati e celebrati e soprattutto che ci hanno insegnato un nuovo modo di concepire l’arte della moda e dell’abbigliamento.
Oggi vi parlerò di una donna che ha cambiato il modo di vestire delle donne, una rivoluzionaria del costume,
il mio mito personale, la donna che più di tutte e tutti mi ispira e stimo immensamente,
l’unica Coco Chanel!
Miss Coco
Gabrielle Bonheure Chanel nacque nel 1883 a Samaur, dal papà venditore ambulante di stoffe e la mamma Jeanne Devolle, morta quando lei era ancora una bambina.
Gabrielle ebbe un’ infanzia difficile, crescendo in un collegio femminile insieme alle sorelle, in povertà.
Al compimento dei 18 anni, cominciò a lavorare presso un negozio di biancheria come commessa,
ma la svolta per la sua carriera da stilista fu l’incontro con Etienne de Balsan, con cui ebbe una storia lunga 6 anni, il quale fu anche il suo primo finanziatore. Durante la loro storia Coco viveva nel castello di Etienne, dove imparò a cavalcare come una vera amazzone. La sua passione per l’equitazione la ispirò sicuramente per i suoi pantaloni alla cavallerizza e le cravatte lavorate a maglia.
Coco comincio a realizzare una sua collezione di cappelli, innovativa, visto che all’epoca si indossavano sontuosi e pieni di piume e decorazioni.
Le creazioni di Chanel scioccarono, in quanto semplici cappelini realizzati in un unico materiale,
con un singolo nastro e non molto adornati.
Ma Cocò cominciò la sua vera carriera dopo l’incontro e l’innamoramento con Arthur Boy Capel,
lui credeva fermamente in lei e nelle sue qualità artistiche, la incoraggiò a investire sulla sua creatività e finanziò la sua prima attività commerciale. Coco, che aveva iniziato con la creazione di cappellini,
cominciò a realizzare anche abbigliamento, per lo più comodo, come pantaloni e maglie larghe;
sicuramente abbigliamento innovativo rispetto ai vestiti, costretti sui busti, utilizzati in quegli anni.
Nel 1916 fu la prima ad utilizzare il jersey per la realizzazione dell’abbigliamento, in precedenza veniva utilizzato solo per l’intimo. Sicuramente Chanel, in tempo di guerra, offriva alle clienti cio’ di cui loro avevano bisogno; abiti comodi. Anno dopo anno l’attività sembrava crescere sempre di più e nel 1917, Coco era conosciuta in tutta la francia ed era riuscita ad aprire un negozio nella stessa Parigi.
Dopo aver elaborato diverse fantasie da applicare al jersey l’innovazione fu completa
e il marchio Chanel divenne famoso in tutta Europa.
Gli anni seguenti portarono a Coco clienti importanti, del calibro di Picasso e Stravinsky,
rendendo Chanel una vera e propria casa di moda, conosciuta dalle personalità più importanti della
società mondiale. Nel 1918 la caparbietà della stilista la aiutò a restituire l’intera somma al suo finanziatore, compagno Capel. Appena un anno dopo lo stesso Capel morì in un incidente stradale.
Coco distrutta dalla terribile notizia cominciò a lavorare ininterrottamente, gli anni che seguirono,
portarono al marchio Chanel successi dopo successi.
Con l’arrivo della seconda guerra mondiale Coco fu costretta a spostarsi anche in America,
per trovare nuovi sbocchi commerciali.
Anche l’America contribuì ad accrescere le entrate della maison, infatti in questi anni l’azienda contava
almeno 20 mila dipendenti e 34 profumerie. Con la guerra Coco si ritirò dalle scene e lasciò spazio ai suoi collaboratori, quando tornò in prima linea nel ’54 aveva 71 anni e nonostante l’età riusciva ad avere
idee innovative e che ebbero un gran successo, un esempio?
La mitica borsetta 2.55 il cui nome rappresenta la data in cui è stata creata.
La grande stilista morì all’età di 87 anni in una camera d’albergo,
lasciando un vuoto incolmabile,difficile da riempire per tutti i suoi estimatori.
La sua azienda fu affidata ai suoi fidati collaboratori.
Dal 1983 Karl Lagerfeld è direttore creativo della maison Chanel.
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it’s great stories! maggy